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Vedovamazzei
Mostra
7 Ottobre 2004 - 6 Gennaio 2005
La GAM di Torino prosegue il calendario espositivo riservato agli artisti di nuova generazione con una mostra personale di
vedovamazzei
, pseudonimo del duo formato da Stella Scala e Simeone Crispino, che offre al pubblico una serie di opere già note, insieme ad alcune inedite ideate appositamente per gli spazi del Museo.
Il lavoro di
vedovamazzei
, imprevedibile nei suoi esiti e sfuggente ad ogni tentativo di catalogazione, si sviluppa di prevalenza attraverso l’installazione anche se non rifugge dal ricorso all’uso del disegno, dell’acquerello e della fotografia. La mostra alla GAM riflette il polimorfo universo immaginativo dei due artisti, proponendo installazioni molto diverse tra loro, eppure poeticamente vicine e animate dalla prepotente capacità inventiva dei due artisti.
Aprono la mostra due lavori già conosciuti e ricostruiti per l’occasione: prima di entrare nel Museo, sul piazzale antistante, un camion a rimorchio di grandi dimensioni (
Go Wherever You Want, Bring Me Whatever You Wish
– 2000/2004) è riempito con 28 tonnellate d’acqua del fiume Po, per evocare, con l’inserimento di una barchetta a remi, di un piccolo molo e di vere piante acquatiche, una porzione di quello che potrebbe essere il livello del fiume in caso di una grande alluvione a Torino.
Short Sighted Mirror
(2002/2004), specchio miope, disorientante, riflette in modo sfocato l’immagine di chi si trova di fronte a una certa distanza. La figura riflessa è tanto più a fuoco quanto più l’osservatore si avvicina. L’effetto è dovuto ad un meccanismo nascosto che permette al disco specchiante di ruotare su se stesso alla velocità di 3000 giri al minuto, tanto da dare l’illusione di essere fermo, immobile.
“Le cose non vogliono essere guardate più di tanto. Se la costanza e la pazienza si soffermano su di un soggetto vi accorgerete che lo stesso soggetto modificherà i propri modi, se non la propria vita. Alcune cose cambiano, si rivoluzionano se ad esse viene applicato uno sguardo”
(vedovamazzei, in “storia naturale di vedovamazzei”, 2003)
Tre sono le opere nuove: un lago di neon che ricopre il pavimento di un’intera sala (
For Once In My Life
- 2004) e rappresenta il primo assassinio testimoniato nel mondo delle cicogne. Una frase dell’ornitologo Carlo Vogt, riportata sulla parete, racconta di una coppia di cicogne (animali monogami) che un giorno vengono avvicinate da una cicogna maschio. Dopo qualche diffidenza l’intruso inizia un rapporto con la cicogna femmina che si conclude tragicamente con l’assassinio del compagno di lei ad opera dei due amanti. Il racconto si basa su una storia vera ed è rappresentato da vedovamazzei con l’utilizzo di neon colorati, nell'istante che precede il delitto. La cicogna maschio-marito è sola in mezzo al lago e sta per essere uccisa.
Il secondo lavoro inedito,
Bluish: azzurrognolo
(2004) è una grande vasca di vetro che contiene un lampadario di stile classico, con alcune lampadine accese, affogato in un una nuvola di fumo azzurro (una porzione di cielo). Viste da una precisa angolazione le luci accese formano il Grande Carro dell’Orsa Maggiore.
L’ultima opera,
Plank bed: tavolaccio
(2004) è costituita da tre tavoli di diverse dimensioni, sospesi da terra e racchiusi in bacheche di vetro, che li contengono, li proteggono e permettono di mostrare ciò che sopra vi è appoggiato.
Sarà una sorpresa, per il visitatore, scoprire di cosa si tratta.
vedovamazzei
. Stella Scala è nata a Napoli nel 1964 e Simeone Crispino è nato a Frattaminore (Napoli) nel 1962. Vivono e lavorano a Milano
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La vita di Vedovamazzei
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