Venerdì 17 giugno alle 17:00 - Sala 1
Intervengono Aurora Scotti e Sergio Rebora, Curatori del catalogo Virginia Bertone, Capo conservatore GAM di Torino Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Mercante, pittore e critico d’arte dalla cultura e vocazione europea, Vittore Grubicy (1851-1920) è stata una figura centrale nel dibattito figurativo dell’Italia del tardo Ottocento, impegnata tanto nella promozione commerciale degli artisti italiani che nello sviluppo teorico dell’arte nuova e del divisionismo. Il catalogo che accompagna la mostra Vittore Grubicy De Dragon. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo, curata Sergio Rebora e Aurora Scotti a Livorno, si configura come una vera e propria monografia dedicata all’artista, in grado di fornire nuovi sguardi sulla sua sfaccettata attività professionale e artistica, così come sulle sue articolate vicende umane. Uno strumento che permette una riflessione a tutto campo sulla stessa funzione del catalogo di mostra, da sempre diviso tra l’esigenza di compendiare l'appuntamento espositivo ad una rilettura più profonda e scientifica degli argomenti.
Sergio Rebora Storico dell’arte libero professionista, dagli anni Ottanta si interessa di argomenti connessi alle arti figurative e, in senso più ampio, alla società in Italia nell’Ottocento e nel primo Novecento, ambito in cui ha organizzato e coordinato numerose mostre e monografie, tra le quali si ricorda il catalogo generale ragionato di Vittore Grubicy De Dragon (1995). Collabora allo studio, alla divulgazione e alla tutela del patrimonio culturale di musei, istituzioni pubbliche e istituti di credito. Dal 2018 ricopre il ruolo di curatore scientifico del Cimitero Monumentale di Milano.
Aurora Scotti Storica dell’arte allieva di Anna Maria Brizio con cui ha iniziato anche il suo percorso di studi sull’arte tra otto e novecento, collaborando alla prima mostra del divisionismo italiano nel 1970. Ha insegnato alla statale di Milano e ai Politecnici di Torino e di Milano. Ha approfondito varie tematiche sulle arti tra Ottocento e Novecento contribuendo alla realizzazione di numerose mostre sull’arte italiana tra otto e novecento (dal divisionismo al MART alle rassegne su divisionismo e simbolismo di Londra, Zurigo e New York, e con il Museo di Mendrisio la mostra su Arte e anarchia). È autrice del catalogo generale di Pellizza da Volpedo di cui ha anche curato la riapertura dello studio a Volpedo seguendone nel corso di più decenni la conservazione e l’arricchimento.
Il 5 dicembre 2018 l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con cicli di incontri che pongono al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere.