In occasione della mostra "Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all'arte contemporanea" a cura di Virginia Bertone, Guido Curto, Riccardo Passoni nata grazie a un accordo tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Torino Musei, la Reggia di Venaria presenta questo nuovo ciclo delle Conversazioni a corte per I Giovedì del paesaggio. Ogni giovedì, dal 23 settembre al 14 ottobre, si terranno nella cappella di sant'Uberto quattro incontri con i curatori e gli esponenti del comitato scientifico della mostra per riflettere sui temi del paesaggio nelle opere degli artisti dalla fine del Settecento a oggi.
IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI:
In alternativa alla più consueta lettura che identifica nella scuola toscana dei macchiaioli la nascita di una moderna pittura di paesaggio, la mostra ha inteso indicare percorsi articolati e complessi che vedono l’incontro di più estese geografie italiane. Nino Costa, romano autodidatta, formatosi su esempi francesi e napoletani, e Antonio Fontanesi, outsider emiliano di nascita e internazionale per frequentazioni, costituiscono così quasi una cerniera di snodo tra la non mai spenta attenzione dei piemontesi per una meticolosa e pur lirica topografia dei territori, testimoniata fino dai primi anni dell’Ottocento, e le sottili inquietudini che a partire dagli anni Ottanta del secolo consentiranno alla pittura di paesaggio un aggiornato allineamento con i linguaggi del simbolismo.
Apparentemente distante dagli interessi degli artisti votati alla modernità, il paesaggio si trasforma e assume nuove valenze nel corso del XX secolo. Dal naturalismo infuocato alle trasfigurazioni informali del dopoguerra, e dal distacco degli anni '60 alle infinite declinazioni della contemporaneità, cercheremo di ripercorrere alcuni snodi principali del rapporto tra artisti e natura, declinato con una varietà di sguardi e di tecniche.
Dipingere il paesaggio - a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento – diventa per i pittori un’esperienza che si carica degli sviluppi scientifici e sociali introdotti dalla modernità: l’affermazione della fotografia, i trasporti, le svolte politiche, mutano indelebilmente il loro modo di vedere il dato naturale aprendogli nuove possibilità lessicali e interpretative, in cui il paesaggio rappresenta una possibile via per riappropriarsi della pittura in senso più libero e puro.
A partire dallo spettacolare Panorama di Torino di Francesco Gamba del 1851, recentemente acquisito dalla Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris/Galleria d’Arte Moderna di Torino, accenneremo alla nascita del Museo Civico della Città, ed attraverseremo alcune tappe salienti nelle trasformazioni dell’idea di paesaggio e dei diversi modi di fare pittura, mettendo a fuoco differenti contesti, sguardi, chiavi di lettura e percorsi, nel Grand Tour cronologico costruito dalla mostra.
Le Conversazioni a corte sono un progetto del Centro Studi e Ricerca delle Residenze Reali Sabaude.
L’ingresso alla Conversazione è gratuito. In occasione delle Conversazioni si può usufruire dell'ingresso ridotto alla mostra a 5 euro, valido dalle ore 13. Ingresso gratutito alla mostra per i possessori di Abbonamento Musei.
Prenotazione obbligatoria tel. +39 011 4992333 o prenotazioni@lavenariareale.it
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