La collezione di arte contemporanea della GAM è tra le più vaste e rilevanti d’Italia. Il suo nucleo iniziale si compone del naturale confluire nelle raccolte del museo cittadino di opere degli artisti che presero parte al gruppo dell’Arte Povera, inteso nella sua composizione iniziale più ampia, e di tutte le diverse forme di neoavanguardia, a partire dalla Pittura Analitica, che si espressero tra anni Sessanta e Settanta. A queste prime testimonianze si unì l’importante collezione del Museo Sperimentale ideato da Eugenio Battisti nel 1963 e donato alla GAM nel 1966, e il nucleo di opere derivanti dalla Collezione Margherita Stein. La esperienze successive, approdate a maturazione a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, trovano rappresentazione nelle opere di Luigi Ontani, Salvo, Nicola De Maria e, sul piano internazionale, nella presenza di Anselm Kiefer e Georg Baselitz. A partire dal 1999 la collezione si è arricchita di una raccolta di film e video d’artista, la prima pubblica in Italia e a tuttora la più importante, e di una collezione di fondi fotografici in cui è confluito il meglio della fotografia italiana del secondo dopoguerra. Un impulso fondamentale nella crescita della collezione fu la serie di mostre personali dedicate ad artisti italiani e internazionali mid-carreer a partire dal 2000 che consentirono l’arrivo in collezione di artisti come Eva Marisaldi, Mario Airò, Massimo Bartolini, Tobias Rehberger, Chen Zhen, Nari Ward, Jessica Stockholder. In anni recenti le acquisizioni, grazie all'impegno della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, sono proseguite con il medesimo principio che le vuole traccia mnemonica o impulso alla realizzazione del programma espositivo del museo, consentendo il costante riconoscimento del lavoro di alcuni dei più interessanti artisti degli ultimi decenni sino al presente: da Diego Perrone a Chiara Camoni, da Luca Bertolo a Merlin James. Inoltre, dal 2020, la GAM è risultata tra i vincitori di alcuni bandi del Ministero della Cultura che hanno consentito la commissione e l’acquisizione di opere di artisti come Flavio Favelli e Michele Tocca.
Guarda l'intervista