Per comprendere meglio l’esperienza dei visitatori all’interno di "Sarà l'Italia", abbiamo condotto delle indagini osservanti: in alcuni periodi dell'anno abbiamo cioè osservato in maniera sistematica il comportamento tenuto dai visitatori all’interno della mostra, per un totale di 106 persone osservate.
Quali sono in generale gli scopi delle indagini osservanti? Questi studi mirano ad approfondire il tipo di esperienza vissuta dai visitatori, a comprendere meglio quali possano essere i punti di forza e di criticità di un allestimento, a valutare fino a che punto le diverse opportunità di interazione coinvolgano le molteplici individualità di cui è formato il pubblico.
Quali elementi dell'allestimento hanno maggiormente coinvolto i visitatori?Le indagini hanno messo in luce come - a parte osservare l'ambientazione della Sala - le attività più frequenti svolte dai visitatori siano state prestare attenzione all'audiovisivo (68%) e sedersi sui sedili ricreanti le postazioni dei senatori (65%).
E' interessante notare come di solito, in un contesto museale, sia "solo" il 32% dei visitatori a soffermarsi davanti a un audiovisivo: nel caso di "Sarà l'Italia" la centralità dello schermo, la diffusione del suono in tutta l'aula e la presenza di numerosi sedili hanno sicuramente favorito una maggiore partecipazione a questo tipo di attività.
Per quanto riguarda l'alta percentuale di persone che si sono sedute, essa può essere considerata un elemento di successo dell'allestimento: la possibilità di sedersi non solo ha permesso ai visitatori di alleviare la fatica che spesso si prova ad un certo punto della visita museale, ma anche di svolgere più comodamente e per un periodo protratto attività quali l’osservazione dell’aula e dell’audiovisivo, la consultazione dei fascicoli di approfondimento e la manipolazione degli oggetti presenti sugli scranni.
Quale parte dell'allestimento ha attratto di meno l'attenzione del pubblico? Abbiamo notato che la documentazione contenente gli approfondimenti storici e la trascrizione dei discorsi trasmessi in sala è stata consultata da una percentuale più bassa di pubblico, pari a circa il 13% dei visitatori osservati.
Possiamo ipotizzare che alla base di questo fenomeno ci siano diversi fattori: a) la documentazione è stata collocata -in un'unica copia- sui tavoli situati lungo il corridoio della sala, senza la presenza di sedie che invitassero a soffermarsi sulla lettura; b) l'elevato numero di pagine della documentazione può aver scoraggiato l'avvicinamento dei visitatori; c) in museo i visitatori vogliono in genere fare qualcosa di difficilmente replicabile altrove, ed è possibile che la maggior parte del pubblico di "Sarà l'Italia" abbia preferito dedicare le proprie energie e il proprio tempo allo svolgimento di attività "uniche", specificatamente correlate alla mostra e al suo ambiente.
Quale è stato il tempo di permanenza medio all'interno della mostra?In media, i visitatori osservati sono rimasti all'interno di "Sarà l'Italia" per quasi 10 minuti. Il 63% ha visitato la mostra fino a 10 minuti, il 25% per un periodo compreso fra i 10 e i 20 minuti e il 17% per più di 20 minuti.
Il tempo trascorso dai visitatori all'interno di "Sarà l'Italia" è stato variabile
Una curiosità: i visitatori trascorrono in media all'interno di Palazzo Madama circa 80 minuti. La durata della visita può dipendere dal livello di approfondimento dedicato ai diversi oggetti in esposizione, dalla superficie visitata, dal grado di interesse e soprattutto dalle motivazioni della propria visita: inclusa la volontà di trascorrere del tempo in modo piacevole, in compagnia di qualcuno o semplicemente di se stessi.
Ci sono stati dei comportamenti ricorrenti?Alcuni visitatori hanno "sperimentato" tutte le opportunità di interazione fornite dall'allestimento; altri, dopo una fase di esplorazione iniziale, si sono dedicati con maggiore intensità ad alcune attività specifiche, come leggere molti dei fascicoli di approfondimento presenti sugli scranni, guardare tutto l'audiovisivo, toccare gran parte degli oggetti in sala. Inoltre, alcuni visitatori hanno vissuto la propria esperienza a "Sarà l'Italia" attraverso i pixel della propria macchina fotografica: scattare fotografie ha cioè rappresentato per queste persone l’attività prevalente svolta all’interno della Sala.
Lo staff del museo ha inserito all'interno dell'allestimento di "Sarà l'Italia" oggetti e fascicoli per permettere al pubblico di immedesimarsi nei senatori ottocenteschi.i
A proposito degli oggetti in sala, abbiamo notato come essi non abbiano attratto solo i bambini, ma anche gli adulti. Le risposte date da alcuni visitatori durante le interviste strutturate condotte all’uscita del museo – di cui comunicheremo i risultati in un altro blogpost- hanno permesso di evidenziare come mai alcune persone non abbiano toccato gli oggetti.
Quali altri comportamenti sono stati indice di un particolare coinvolgimento da parte dei visitatori?Alcuni bambini hanno manifestato un comportamento di evidente immedesimazione: essi infatti non solo hanno battuto le mani in corrispondenza degli applausi trasmessi dall'audiovisivo, ma hanno anche fatto eco ai discorsi pronunciati dai senatori, ripetendone le parole e compiendo gesti che ne sottolineassero il tono .
Vi riconoscete in quanto sopra descritto? Quale elemento dell'allestimento avete trovato più accattivante? Cosa avreste voluto trovare o sperimentare a "Sarà l'Italia"?