Episodio eccentrico nell'itinerario pittorico fontanesiano, il dipinto è difficile da collocare cronologicamente. Le pennellate brevi e luminose, l'insistenza quasi didascalica sugli effetti prodotti dalla luce e soprattutto la costruzione fortemente prospettica dello spazio, inducono ad accostare l'opera agli esiti della prima metà degli anni Sessanta. Dal punto di vista iconografico i riferimenti culturali più prossimi paiono certe opere di Millet. E' probabile che proprio un dipinto come questo possa aver colpito favorevolmente la generazione dei divisionisti. Maria Perosino e Virginia Bertone