Fra i riferimenti ricorrenti in Rehberger vi sono il Modernismo, il design anni cinquanta e sessanta e la cultura giapponese. Kotatsu (J. Stempel) è stata inizialmente creata per la mostra Do not eat industrially produced eggs (2001) alla Kunsthalle di Baden Baden, per la quale l’artista ha ricostruito una casa giapponese – un ingresso, un bagno e una sala da tè con il kotatsu, il tipico tavolino basso – usando legno proveniente da arredi di abitazioni tedesche, cadute in disuso in seguito alla morte dei proprietari. Si tratta dunque di uno slittamento di prospettiva, in grado di unire due tradizioni agli antipodi e affrontare il tema della morte e della trasformazione: del precedente proprietario rimane infatti solo il nome, riportato nel titolo (J. Stempel in questo caso).
Sara d'Alessandro Manozzo