Condotto con una stesura veloce e sapiente, il dipinto fissa una libera impressione dal vero, resa alternando impasti spessi e corposi a pennellate magre, quasi liquide. Certi tagli netti tra luce e ombra e la vivacità della tavolozza impiegata suggeriscono di collocarne l'esecuzione nel periodo immediatamente successivo al soggiorno fiorentino (1866-1867), ravvisando in tali tratti possibili stimoli dell'ambiente macchiaiolo. Virginia Bertone