Una delle primissime opere presentate dall'artista alle esposizioni della Promotrice, la Giuditta rivela premesse accademiche ma purificate, utilizzate in direzione poetica e interiorizzata. Se l'impianto richiama i quadri storici ed orientalisti, di questi abbandona la descrittività di scarso contenuto. Disegnatore valente e acuto osservatore, il pittore mostra interesse per i piccoli dettagli con i quali compone una scenografia che non spezza l'unità poetica del quadro ma è a servizio del tema biblico. Le figure sono isolate, silenziose e raccolte. La finezza del disegno e il clima irreale creato dalla stesura cromatica sommessa percorso da fulgori sono stati avvicinati ai risultati della pittura dei Preraffaelliti inglesi. Caterina Thellung