Prossimo al Ragazzo con la palla, il dipinto si colloca all'inizio degli anni Trenta quando Mafai, abbandonato l'atteggiamento eroico e teatrale dei primi nudi, torna a confrontarsi con la natura fisica. Si avverte qui lo studio del paesaggio e della luce: i corpirealizzati con leggerezza e trasparenza di tocco e con un'intensa vibrazione cromatica, emanano luminosità propria. La perseguita essenzialità costruttiva dell'opera non appare, tuttavia, priva d'un sottile nesso narrativo. Laura D'Agostino