L'opera è datata da Ruy D'Andrade al 1867 e riprodotta con il titolo Trovoada sopre o paul de Caste Fusano (Temporale sulla palude di Castel Fusano). Vi è un buon numero di vedute di Castelfusano di D'Andrade, alcune delle quali conservate nel museo torinese: un'opera dal titolo Le paludi di Caste Fusano, di cui non si ha riscontro iconografico, fu presentata alla Promotrice di Torino del 1871. A Roma tra il 1866 ed il 1867 - ma già nel 1862- D'Andrade ne percorre le campagne sulle tracce di Vittorio Avondo. Vi è sicuramente in questo dipinto una vicinanza stilistica e di sentire con i modi di Avondo, se non un eco fontanesiana. Ma il taglio l'essenzialità e la forza emotiva sono di inedita modernità. Separato dalle acque brune e verdastre da una sottilissima lingua di terra, il cielo è colmo di nuvole pesanti attraversate da bagliori, che si riflettono sulla palude. Elisabetta Canestrini