La GAM è felice ospitare Luigi Ontani, testimonial della Galleria per il progetto L'arte con chi ne fa parte, promossa da Abbonamento Musei. Ontani condurrà una visita guidata alle Collezioni del ‘900 soffermandosi su alcune opere che ebbero per lui un ruolo formativo nel periodo che trascorse a Torino durante il servizio militare, nei primi anni Sessanta. Artista ormai internazionalmente affermato, Luigi Ontani tornò una trentina d’anni più tardi negli spazi della GAM con le sue opere. La sua intera filmografia e videografia ha rappresentato il primo e il più importante nucleo collezionistico della nascente VideotecaGAM alla fine degli anni Novanta. Poco dopo, la collezione del museo si arricchì di un suo lavoro fotografico del 1973, Gladonio, e di una delle sue rare opere in cartapesta, il DadAndroginErmete, del 1987. Nel 2013 tornò per allestire l’opera parietale Alnus Aurea delle Setta dei 7 S.o.S. Petti.
“Sembra di poterli ancora ascoltare i passi senza peso che il giovane Ontani percorse nelle sale della Galleria d’Arte Moderna di Torino, ancora inondate dalla luce zenitale dei lucernari: spazi ariosi, fluidi, inaugurati meno di cinque anni prima del suo arrivo in città, nel 1963, per compiere l’anno di servizio militare come assistente di sanità. Non erano ancora i passi delle calzature ricercate che avrebbe descritto vent’anni più tardi Goffredo Parise tracciando il ritratto dell’artista, ma certo dovevano avere la stessa grazia, la stessa leggerezza, mossi forse da un tocco di meraviglia in più, da un desiderio d’arte trascinante che fra molti maestri del Novecento gli permetteva di riconoscere con sicurezza, non solo la qualità, ma anche ciò che era suo. Ontani, appena ventenne, si muoveva nella storia dell’arte appesa tra quelle pareti come il giovane rampollo di una nobile stirpe, tornato dopo lunghi anni di collegio a prendere possesso degli oggetti e degli emblemi di famiglia. Li accarezzava con lo sguardo e li riordinava nel pensiero con una sorta di giocosa malinconia.
Il rapporto di Ontani con l’arte del passato, con il museo universale, era allora ed è tutt’oggi lo stesso che gli vediamo intrattenere con lo scheletro dell’ospedale militare in una foto del tempo: lo scheletro lo accoglie protettivo sotto la sua ala e il giovane, con naturalezza, riporta quelle bianche ossa nel gioco della vita, grazie alla sua sola presenza, con il distacco trasognato di un Indifférent. Ora le sale della GAM lo aspettano nuovamente. Attendono i suoi gesti e le sue parole, il suo volto su cui tornare a riflettersi, in un gioco di cui solo Ontani e le opere sembrano conoscere le regole. È uno strano incanto quello che insieme mettono in scena: un fluire di soffio vitale capace, non so come, di non infrangere l’immutabile eternità dell’arte.” Elena Volpato, Conservatore GAM.
Costo della visita: 7 euro Ingresso gratuito possessori di Abbonamento Musei. Prenotazioni telefonando ad Abbonamento Musei t. 800329329