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Sguardo Persistente
Sguardo Persistente
Exhibition
11 February 2011 - 4 April 2011
“L'esercizio dello sguardo è una forma di conoscenza.
Io vorrei prolungarlo all'infinito”
G. Basilico
Nel periodo di riallestimento dei quattro percorsi tematici al primo e al secondo piano del museo, la GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea presenta,
dal 18 febbraio al 4 aprile 2011
, il percorso
Lo sguardo persistente: fotografie dalle collezioni GAM
. Potendo contare sugli ampi spazi dell'
Underground project
, il
percorso fotografico
mostra i lavori di alcuni dei più importanti
fotografi nazionali, quali Riccardo Moncalvo, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Ugo Mulas e Gabriele Basilico, accanto ad artisti che hanno integrato la fotografia all'interno della loro poetica, come Elisa Sighicelli, Luigi Ontani, Rä di Martino (recentissima acquisizione GAM qui in mostra la prima volta) o la serie di Giuseppe Penone
Lavorare sugli alberi - Alpi marittime
.
Le opere in mostra sono scelte per la loro tendenza a rifiutare il ruolo della fotografia come cronaca, reportage, tranche de vie.
La poeticità dell'istante irripetibile lascia
spazio alla meditazione attenta e accurata
, ad una visione studiata, ad un metodo che si fa talvolta analitico. È un rifiuto che mette in secondo piano quella capacità di “testimonianza” della fotografia tradizionalmente vista come il suo grande punto di forza rispetto alle altre arti, per sottolinearne invece le intrinseche possibilità formali.
Vivono in una situazione intermedia gli splendidi scatti di
Riccardo Moncalvo
, opere realizzate fra la fine degli anni ’40 e i ‘70, che mantengono la dimensione umana in
Siesta
e
Architettura Marina
per abbandonarla in
Nasce la volta
, o in
Diga
, dove la concentrazione sulle linee, i volumi e le ombre finisce per prevalere sulla stessa figurazione. Anche
Luigi Ghirri
, di cui si presentano fotografie risalenti agli anni '70, si sofferma sull'architettura, in una visione silente e riflessiva soprattutto quando il suo sguardo si rivolge ai cosiddetti non-luoghi, che nelle sue immagini acquistano il valore di memoria, seppure impersonale. L’obiettivo diventa rivelatore in
Mimmo Jodice
, testimone della cultura classica nei ritratti degli atleti del museo archeologico di Napoli, esempi di un'umanità senza tempo, o di paesaggi reali ma immaginari della serie
Isolario Mediterraneo
.
Il percorso mette a confronto alcuni degli esiti più pittorici della fotografia, idealmente o praticamente in relazione con l'atto creativo del dipingere: le figure misteriosamente suggerite di
Monica Carocci
e
Luca Pancrazi
, i paesaggi umani di
Paolo
Mussat Sartor
, l'inquietante figura di
Susy Gomez
, le trasfigurazioni sperimentali di
Nino Migliori
. Il tempo prolungato dello sguardo si sovrappone invece a quello naturale in
Lavorare sugli Alberi – Alpi marittime
di
Giuseppe Penone
.
Emblematiche le immagini di
Gabriele Basilico
:
Beirut
distrutta perde il carattere transitorio per guadagnare una fermezza della costruzione sistematica e architettonica, confrontandosi con il Woyzeck di
Ugo Mulas
, con l’elegante rilettura delle forme di alcune delle più affascinanti architetture torinesi di
Armin Linke
e con la bellezza onirica in
Semper Eadem
di
Maria Grazia Toderi
. Il percorso raggiunge infine due possibili conclusioni. Da una parte, le delicate presenze di
Cornelia Parker
sono accostate alla visione malinconica di
No more stars (abandoned movie set, Star Wars)
, in cui
Ra di Martino
ritrae un set di guerre stellari in disuso che assume così un’aura surreale di déplacement; dall’altra, la serie
What we want
di
Francesco Jodice
ricorre ad un’apparente oggettività per indagare la geografia urbana nei suoi aspetti umani e sociali.
Gli artisti presenti:
Claudio ABATE, Olivo BARBIERI , Gabriele BASILICO, Monica CAROCCI, Mario CRESCI, Rä DI MARTINO, Franco FONTANA, Luigi GHIRRI, Susy GOMEZ, Francesco JODICE, Mimmo JODICE, Armin LINKE, Nino MIGLIORI , Riccardo MONCALVO, Ugo MULAS, Paolo MUSSAT SARTOR, Luigi ONTANI, Luca PANCRAZI, Cornelia PARKER, Giuseppe PENONE, Elisa SIGHICELLI, Alessandra TESI, Grazia TODERI
Orario:
martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì.
La biglietteria chiude un’ora prima
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