Sabato 4 maggio alle 17:30CASA DEL QUARTIERE SAN SALVARIOVia Oddino Morgari, 14 - San Salvario TorinoPartecipazione gratuita
È stato il paesaggio dipinto a far nascere il paesaggio reale. Gli antichi non conoscevano il paesaggio, anche se avevano un fortissimo sentimento della natura. Verso la fine del Quattrocento, in alcune lingue europee, appare la parola ‘paesaggio’, a indicare appunto una pittura di paesaggio, e solo in seguito l’aspetto di un luogo esistente. Questo nesso paradossale segna da subito la nozione di paesaggio, che molto lentamente si distacca da quella della sua rappresentazione.
Parallelamente, la storia della pittura di paesaggio è la storia della progressiva autonomizzazione di un genere: da sfondo per quadri devozionali o storici, il paesaggio conquista sempre maggiore indipendenza. Nel Seicento domina nell’Olanda dopo la Riforma, mentre in Italia crea il paesaggio ideale dei Lorrain e dei Poussin. Il Settecento amplia la visione della natura a nuovi campi, il sublime e il pittoresco. Trionfante nell’Ottocento, il grande secolo del paesaggio, sembra inabissarsi nel secolo successivo. Ma è solo un nuovo capitolo nel rapporto tra arte e natura: l’arte si sottrae alla mera rappresentazione della natura, ormai divenuta ubiqua, e, con la Land Art e l’Art in Nature prende a inserirsi nel paesaggio, a farsi esperienza e non più solo immagine dei luoghi che ci circondano.
Paolo D’Angelo è professore ordinario di estetica presso l’Università di Roma Tre. Dopo la laurea presso l’Università di Roma La Sapienza, ha ottenuto il dottorato di ricerca in Estetica presso l’Università di Bologna. Ha insegnato come professore associato di Estetica presso l’Università di Messina dal 1992 al 2000. E vicepresidente della Società Italiana di Estetica dalla fondazione di quest’ultima nel 2001. E membro del Comitato Scientifico di Cultura Tedesca e della Rivista di Storia della Filosofia. Ha preso parte a convegni internazionali a Berlino, Fiecht, Merida (Venezuela), Parigi, Ljubliana, Szeged (Ungheria) e ha tenuto conferenze presso le Università di Paris I La Sorbonne e presso lo Studium Generale di Mainz. In Italia ha tenuto conferenze presso le Università di Palermo, Cagliari, Università della Calabria, Torino, Napoli, Pisa, Udine, Pescara, Firenze, Milano, Bologna. Ha tenuto corsi presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici. Le sue principali aree di interesse sono l’estetica ambientale, la filosofia tedesca, la filosofia italiana contemporanea, l’estetica delle arti visive.
Le Feste di maggio inaugurano la terza edizione di La cultura dietro l’angolo, con una grande festa diffusa nei dieci presidi territoriali, da giovedì 2 a sabato 4 maggio, alla quale parteciperanno tutti i soggetti coinvolti nel progetto. Ognuna delle dieci feste nasce dalla co-progettazione di un ente culturale e di un presidio territoriale e sarà un’occasione per promuovere e far scoprire alla cittadinanza tutti gli eventi e le opportunità in programma, in cui le case del quartiere, le biblioteche civiche e i presidi del territorio si animeranno di concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, giochi, appuntamenti di divulgazione scientifica e molto altro.
La cultura dietro l’angolo terza edizione
La cultura dietro l’angolo è un progetto della Fondazione Compagnia di San Paolo e Città di Torino, in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e propone un ricco calendario di appuntamenti di musica, teatro, scienza, arte, storia e fotografia che copre un periodo prolungato, da maggio a dicembre.
Ben 240 appuntamenti diffusi nelle diverse circoscrizioni di tutta la città, gratuiti e a cadenza settimanale e due grandi momenti di festa, grazie al coinvolgimento attivo di istituzioni culturali e presidi territoriali.
TUTTO IL PROGRAMMA DI “LA CULTURA DIETRO L’ANGOLO”