In occasione della mostra “Dalle bombe al museo 1942-1959”
La GAM e il Centro Scavi di Torino presentano
LA RINASCITA DEL MUSEO DI BAGHDAD Un’altra storia di distruzione e ricostruzione Martedì 9 maggio 2017, alle ore 17.30 Sala Conferenze GAM Torino – Corso Galileo Ferraris, 30 Torino
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Intervengono: Carlo Lippolis, Presidente del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia Roberta Menegazzi, Archeologa Introduce: Riccardo Passoni, Vice-Direttore GAM
L’Iraq Museum di Baghdad, non solo per gli archeologi, è un luogo unico al mondo. È una finestra sul passato della Mesopotamia e sulla storia dell’uomo, testimoniata da una straordinaria varietà di manufatti che vanno dalle epoche più remote fino al periodo ottomano. Dopo il saccheggio del 2003 e dopo lunghi anni di chiusura al pubblico, nel 2015 le autorità iraqene hanno riaperto le sue porte ai visitatori. Il merito di questo “ritorno alla vita” del museo si deve anche agli interventi italiani, coordinati dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia, che hanno riqualificato e reso più funzionali le sale del piano terreno dell’edificio.
È un segnale forte, esito tangibile di una collaborazione attiva da oltre cinquant’anni, che intende affermare l’importanza della Storia e la necessità di proteggere il patrimonio culturale anche e soprattutto a fronte delle dissennate distruzioni contro il passato.
Carlo Lippolis è professore associato di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso l’Università di Torino e presidente del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia. Si è specializzato nello studio della diffusione della cultura ellenistica in epoca partica in Asia centrale e delle civiltà della Mesopotamia antica. È direttore delle riviste scientifiche Mesopotamia e Parthica e della collana Monografie di Mesopotamia. Dal 2011 ha coordinato i lavori di riallestimento dell’Iraq Museum a Baghdad. È direttore delle missioni archeologiche a Nisa Partica (Turkmenistan) e a Tulul al Baqarat (Iraq). Nel 2013 ha ricevuto dal Presidente del Turkmenistan il Premio Culturale Internazionale “Magtymguly” per la ricerca sul campo.
Roberta Menegazzi è un’archeologa specializzata nello studio delle relazioni e degli scambi interculturali fra il Mediterraneo orientale e la Mesopotamia di periodo seleucide e partico. Fa parte del comitato di redazione della rivista Mesopotamia e del Comitato Scientifico del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia. Per il Centro Scavi ha preso parte a campagne di scavo e di catalogazione dei materiali in Turkmenistan, Iraq e Giordania.