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Sole calante sulla palude

  • Nineteenth century
Sole calante sulla palude
1875 circa
olio su tavola
P/761
cm 51,1x34,3

In una lettera a Ravier, datata 19 gennaio 1875, Fontanesi affermava di voler raffigurare lo stagno della Levat (La Levaz) nei dintorni di Morestel, "traendo partito dall'impressione fattavi l'ultimo giorno" e chiede all'amico di inviargli una fotografia o un disegno "coi giunchi in primo piano in ombra, colpiti da qualche sprazzo di luce (...)" (M. Calderini, Antonio Fontanesi. Pittore paesista 1818-1882, Torino, 1901, p. 164). La corrispondenza tra le parole dell'artista e l'opera in esame ne consente l'identificazione e rivela la convergenza tra le ricerche di Fontanesi e quelle di Ravier. L'artista lionese individua a sua volta in questo soggetto uno dei motivi centrali della sua opera volta alla resa delle vibrazioni luminose, che divengono il fulcro di un'incessante "ricerca dell'assoluto" secondo un percorso distinto ma non privo di scambi con Fontanesi.

Virginia Bertone