Il soggetto, di cui esistono altri studi coevi, si ispira alla ferrovia metropolitana sotterranea che univa i diversi quartieri di Parigi da nord a sud. Il dipinto appartiene al periodo futurista di Severini e, più precisamente, al ciclo di opere dedicato alle macchine cui l'artista lavorò nell'inverno 1912-1913. I concetti di esaltazione del dinamismo meccanico e della percezione simultanea della velocità, teorizzati dal Futurismo, trovano qui un'interpretazione particolare: alla compenetrazione degli elementi ed alla frantumazione della forma si sostituisce una semplificazione dell'immagine che punta alla chiara individuazione delle figure sedute, dei fasci di luce spioventi, delle insegne che si susseguono con i nomi delle stazioni. Laura D'Agostino