L'opera, ultima tra quelle di Cremona, è commissionata al pittore da Benedetto Junck ed è elaborata nell'ambiente della Scapigliatura. Come modelli sono scelti il musicista Alfredo Catalani e Lisetta Cagnoli, cognata di Cremona. L'edera - in assoluto uno dei dipinti più celebri dell'Ottocento - condensa per l'ennesima volta i connotati caratteristici dell'arte del pittore, che ingentilisce il vero con la tipica pennellata vaporosa, senza pentimenti, e lo immerge in quella notissima atmosfera nebulosa che si vuol far risalire agli impasti sfumati ma vigorosi del Piccio. Questa fortunatissima formula pittorica è invero subito criticata dai contemporanei (fin da I due cugini, 1871, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), che vedono nella sperimentazione di Cremona una scappatoia per eludere il confronto - giudicato inevitabile e necessario - con la realtà. Paolo San Martino