Eseguito per Camillo Gramorio, morto nel 1902, il bassorilievo rappresenta nove figure femminili dalla bellezza tipicamente bistolfiana, un angelo vortice dolente con una gestualità variata ed espressiva raccolto intorno alla corona di spine, dalla quale sgorga una simbolica fiamma. La sinuosità quasi calligrafica della composizione e il trattamento bidimensionale del rilievo bene testimoniano il clima liberty già pienamente compreso da Bistolfi, anche grazie ai diretti contatti avuti con gli artisti che partecipano all'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna in Torino" del 1902. Alfonso Panzetta