Il dipinto è l'elemento centrale di un pentittico intitolato L'amore nella vita, eseguito tra il 1901 e il 1904 e composto, oltre che dai due esemplari torinesi, dal pannello sinistro ora nella collezione Malinverni di Villa Godi Valmarana (Lugo di Vicenza), da Prato fiorito (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e da La vecchia nella stalla (Alessandria, Cassa di Risparmio). I primi tre elementi del complesso furono esposti in trittico nella retrospettiva organizzata da Ojetti, Bistolfi e Morbelli nella Biennale del 1909. La vibrante, emozionale tessitura cromatica della composizione si collega al significato del tondo, che doveva rappresentare l'amore carnale. La progressione di Pellizza verso forme simboliche e sempre meno oggettive è confermata dalla stessa rappresentazione deformata dei due amanti, visti attraverso l'occhio di una lente. D'altronde la stessa tematica qui adottata rimanda ad un universo simbolico e poetico a cui approda ben presto anche Segantini. Paolo San Martino