L'opera è inserita nel novero dei paesaggi lagunari e di marine che Ciardi realizza soprattutto dalla fine degli anni Sessanta agli inizio degli anni Novanta. Questa collocazione cronologica è confermata dalla data visibile sulla prima vela nello sfondo, non rilevata nella precedente bibliografia dell'opera. Il paesaggio raffigurato, scelta marginale rispetto alle classiche vedute veneziane, è di spaziosa impaginazione e risente nella pennellata breve e asciutta della lezione dei Macchiaioli. Elisabetta Ballaira