I segni di Sanfilippo proliferano sulla tela senza intrecciarsi in patterns ripetibili, ma raccogliendosi intorno al fulcro di intensità di un centro focale non coincidente con quello geometrico e rarefacendosi verso l'esterno in un ritmo più disteso. Sanfilippo reinterpreta la lezione di Capogrossi deviandola verso equilibri meno statici e immettendola in uno spazio pittorico affrontato come un'entità non piana, ma pluridimensionale. Maria Teresa Roberto