Il dipinto si collega alla svolta paesaggistica degli anni Venti di Carrà, bilanciata tra osservazione ed astrazione. I contrasti sordi dei colori - blu mare all'orizzonte, i bianchi sporchi ed i rossi mattone dei capanni - concorrono nel definire forme essenziali e riconoscibili; linee orizzontali e verticali determinano una scansione spaziale in cui risaltano infatti i semplici solidi delle architetture. L'artista in questi anni parla di "suprema armonia dei volumi", quindi della "profonda poesia di un insieme di forma ben costruite" (Neoclassicismo e realismo, "L'ambrosiano", 1.8.1925). Riccardo Passoni