In questa composizione allegorica la figura del padre, che compare in diversi dipinti del periodo 1925 - 1935, è colta mentre con gesto ieratico è intento alla lettura. Il linguaggio degli sguardi e delle mani gesticolanti è qui privilegiato. Il senso spirituale e quasi metafisico della rappresentazione trova in questa allegoria sacra un duplice riferimento: la pitrice si ritrae in sembianza alata mentre compare nello studio davanti al genitore dal viso "sereno di chi sogna e medita", che "sul tavolo apre i libri e i quaderni sempre indagando" (dal diario inedito dell'artista) come patriarca,giudice, consolatore di estremi e lirici momenti. La composizione risente della lezione casoratiana soprattutto nel fermo e ponderato disegno,privilegiando un tono smorzato, opaco e lievemente grumoso,come di antico frammento di affresco.
Giorgio Auneddu