Il fondo chiaro della tela è percorso diagonalmente da segni sottili a pettine che si ripetono ininterrottamente, disponendosi in catene parallele. La tessitura segnica è fitta e dinamica, complessa nella modulazione del colore che continuamente passa dal grigio al nero. I grandi, radi, tasselli gialli in cui s'inscrivono i caratteristici ideogrammi determinano percettivamente un piano parallelo al primo ma più avanzato, con un andamento verticale che si contrappone a quello obliquo del fondo ed un diverso ritmo. Il dipinto è collegabile ad una serie di altre "superfici" realizzate realizzate fra il 1950 e il 1956 (in particolare Superficie 23, 1951; Milano, coll. Falk; Superficie 83, 1952; Milano, coll. Società Silos). Monica Tomiato