Il dipinto proviene dal mercato antiquario milanese con un'attribuzione a Giuseppe Mazzola confermata dall'analisi condotta sull'opera da Franca Dalmasso. Soggetto del dipinto è Giuseppe Antonio Petrolini (Cannobio 1750 - Parigi 1806) funzionario del Regno Italico e personaggio per cui Mazzola firma e data nel 1807 un ritratto post mortem commissionato dalla vedova e ora conservato a Milano nella Quadreria dell'Ospedale Maggiore. Delle grandi casate lombarde il Mazzola fu in effetti un apprezzato ritrattista, ma la Dalmasso riscontra affinità per l'opera in esame soprattutto con il Ritratto di un amico del pittore firmato e datato 1809 (Milano, Collezione Privata), in cui il Mazzola adotta lo stesso tipo di composizione e lo stesso fondo unito. Il ritratto di Pretolini dell'Ospedale Maggiore di Milano appare una derivazione (di minor forza) rispetto all'opera in esame, la cui eccezionale qualità pittorica si coglie nella forza espressiva del volto, sia nella raffinatezza di resa degli abiti e degli oggetti.