Questo geometrico ritratto dell'ingegner Biagio Beria [...] è uno dei pochi ritratti virili del pittore. Il Beria era al tempo un giovane progettista dal promettente avvenire: laureatosi al Politecnico di Torino in ingegneria industrale meccanica,già nel 1924 veniva incaricato dal senatore Agnelli di dirigere la Società Italiana di Lavorazioni Meccaniche per la Snia Viscosa di Riccardo Gualino - altro noto ritrattato dall'artista - a Torino. Amante dei libri e appassionato d'arte, Il Beria intratteneva rapporti con molti pittori torinesi, da Agostino Bosia a Francesco Menzio,oltre allo stesso Casorati, a cui probabilmente lo legava una certa simmetria caratteriale unita all'ammirazione del Beria per una figura di artista che si era reso capace, nel giro di pochi anni dall'arrivo a Torino, di diventare un grande catalizzatore per la scena artistica e culturale cittadina,nonchè di grande successo mondano. All'interno dello studio del pittore il modello siede di tre quarti, secondo uno stilema caro alla ritrattistica quattro - cinquecentesca, in quegli anni attentamente studiata da Casorati. [...] L'impostazione severa e composta della figura viene bilanciata dall'elegante noncuranza con cui il ritrattato lascia cadere la mano sinistra - sicuramente l'elemento di maggior tensione formale del dipinto - da uno dei mobili neri progettati, in quegli anni, dallo stesso Casorati con l'architetto Alberto Sartoris.
Piero Cadoni