Al centro della ricerca, tutta figurativa, di Messina stanno l'uomo e l'incredibile verità del suo corpo: come perfezione ed armonia, esaltazione, problema e limite fisico, comunque veicolo ed emblema d'ogni esperienza. Le sue figure hanno la saldezza e l'equilibrio della statuaria classica, ma l'interpretazione aderisce acutamente al reale e la lettura formale comunica quanto è già avvenuto, o sta per avvenire, in una sorta di indagine psicologica dei muscoli. Nel Pugile, tema di cui esistono alcune varianti, tutto esprime l'attimo che segue il grande sforzo: le gambe ancora contratte, le spalle rilassate in avanti, il volto ansimante. La tecnica, straordinaria, che sottende l'esito formale, rimanda all'impegno di Messina d'essere artefice prima che artista, e di conoscere tutti i materiali ed i metodi di lavorazione.