Esposta alla "III Mostra dei Sei" a Milano nel 1929 e successivamente a Londra (1930) e a Roma (1931), questa Natura morta testimonia l'interesse di Paulucci per la pittura fauve e, contemporaneamente, è la prova di uno stretto e ideale rapporto-scambio iconografico, e anche coloristico, con analoghe e coeve opere di Menzio.