Apprezzato da Signorini e Morbelli, il dipinto venne presentato all'Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 e l'anno seguente alla Promotrice di Torino, dove fu tempestivamente acquistato dal Ministero della Pubblica Istruzione per il Museo Civico di Torino. Più volte segnalata come testimonianza di uno dei momenti di maggior tangenza con le ricerche dei paesaggisti francesi, l'opera presenta in effetti diverse coincidenze, soprattutto iconografiche, con la produzione di Corot. Esito di una lunga e meditata elaborazione, evidente nella pennellata variata e minuziosa e nei raffinati effetti cromatici e luministici, il dipinto è preceduto da almeno due studi preparatori. Maria Perosino e Virginia Bertone